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OK ci siamo, iscritta la
squadra al Torneo per la quarta volta consecutiva con due grosse novità:
la prima, la squadra parteciperà mista, 7 giocatori di Olmedo e 8 di Sassari
la seconda, si parteciperà con i giocatori Primavera.
I CONVOCATI:
Ruoli | ||
1 | Domenico Cugia | 1-7 |
2 | Matteo Maltana | 2 |
3 | Alessandro Ruggiu | 4-1 |
4 | Fabio Urgias | 6-1 |
5 | Andrea Ruggiu | 7-8-9-3-1 |
6 | Pierpaolo Salaris | 7-8-9 |
7 | Salvatore Muroni | 9-5-7 |
8 | Pasquale Chirra | 6-2-1-4 |
9 | Giangiacomo Lintas | 3 |
10 | John Rotondo | 7-3 |
11 | Salvatore Chessa | 1-2-5 |
12 | Marco Margotti | 5-1 |
13 | Andrea Temo | 8-6 |
14 | Stefano Cancellieri | 9-8 |
15 | Francesco Canu | 4-6 |
Manager: Emilio Sonnu
Coach Vittorio Manca, Monica Drago
Anno ricco di esperienze il 2002, passato il torneo di Sala Baganza, finito il torneo di
Olmedo il 25 agosto, il 26 si riparte, questa volta per la Toscana, per il nostro consueto
appuntamento con gli amici di San Casciano in Val di Pesa.
Non nascondiamo le intenzioni che ci animavano prima della partenza: voler portare a
casa la coppa più grande. Così non è stato, forse la stanchezza del torneo precedente,
cumulata con il viaggio, i nostri hanno iniziato male contro l'Antella forte di elementi
in nazionale. Seguiva una partitaccia contro i Bulldogs di Cernusco S.N.. Finalmente alla
terza partita i nostri iniziavano ad ingranare, oramai in ritardo rispetto al calendario,
battevano i padroni di casa del Chianti di un punto all'extrainning. Niente storia contro
la Fiorentina che, forte di tre giocatori della A1, ci batteva inesorabilmente. Oramai,
abbacchiati e macilenti, con la squadra sopprafatta dalla stanchezza, si capitolava anche
contro la Juve 98 condotta dall'amico Biagio Milani.
Alle finali ci si riscattava contro il Cernusco, dimostrando che la partita del girone era stata un incidente di percorso. Oramai i giochi erano fatti, si arriva quinti con molta esperienza e tanta voglia di migliorare.
Il livello era altissimo, si è giocato a suon di valide e di prestazioni sul monte fuori dal normale: un vero campo di prova che non ci fa rimpiangere di aver partecipato. All'anno prossimo.