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Il 19 agosto 15 giocatori di
Baseball della città di Sassari sono partiti alla volta di San Casciano in Val
di Pesa, la trasferta dura dal lato finanziario è resa possibile dall'aiuto
del Comune di Sassari, della Provincia di Sassari e della Regione Sardegna che lasciano
ben sperare nella possibilità di contributi all'attività sportiva pianificata, questi i
loro nomi:
Alessandro Putzolu, Andrea Putzolu,
Andrea Temo, Domenico Marcellino, Francesco Canu, Francesco Leoni, Giangiacomo Lintas,
Gianluca Pani, John Rotondo, Marco Chessa, Marco Margotti, Pasquale Chirra,
Salvatore Chessa, Salvatore
Oggiano, Stefano Cancellieri,
Nell'arco di 4 giorni hanno giocato sette partite, noncuranti della stanchezza che man
mano si accumulava, e impassibili di fronte a squadre molto più forti di loro. Sono
andati in Toscana per imparare, giocare e divertirsi.
Abbiamo giocato contro la rappresentativa del Chianti (vincitrice del torneo), contro il
Langhirano, contro il Macerata, contro il Praga, contro una rappresentativa francese e
contro la Fiorentina, tenendo alto l'onore dei colori sociali e della città di
appartenenza.
Insieme a loro, il Manager Emilio, il loro maestro Miguel, il loro coach Giovanni, la loro
classificatrice e dirigente accompagnatore Stefania (forse anche un pò mamma).
Aereoporto di Pisa: nessun disperso
La prima partita ci ha visti
scontrarci contro il Chianti Baseball, rinforzata da elementi dell'Antella e del Livorno,
durante il riscaldamento John Rotondo (il nostro prima base), veniva colpito allo zigomo
da una pallina, portato all'ospedale abbiamo scoperto dalle radiografie che non ci
sbagliavamo sulle dimensioni del suo cervello. La seconda partita contro il Langhirano ci
vede "incassare" la seconda sconfitta di seguito. La terza partita ci ha visti
vincere contro la formazione francese dei Les Gardois, facendoci ben sperare per le
partite successive (quì abbiamo capito che era bene tenere John in panchina).
Il 21 agosto lo staff tecnico ha puntato il tutto per tutto per vincere contro la
formazione del Kotlarka Praga, obbiettivo non centrato. La successiva partita contro il
Macerata (seconda assoluta al torneo), ci ha visti assestare un 7-0 al primo inning,
punteggio che faceva ben sperare. Nell'arco di tre inning la squadra avversaria recuperava
lo svantaggio vincendo per 8-7, portando via alla formazione sassarese un possibile quinto
posto assoluto.
Firenze, stazione di Santa Maria Novella; anche quì ci sono ancora
tutti
Negli spareggi perdevamo sul campo un'altro guerriero Gianluca Pani che prima falciava il seconda base della Fiorentina poi il terza base insieme al sacchetto, che questa volta è stato più tenace di lui. Portato all'ospedale per la radiografia alla caviglia, scoprivamo che anche sulle dimensioni del suo cervello non ci eravamo sbagliati. Inventerà la stampella del giocatore di baseball: il fungo di Emilio.
John Rotondo dopo l'incidente che lo terra lontano dal campo per ben
cinque partite vicno a lui dandogli il colpo di grazia: Andrea Putzolu.
La Yellow Team con la Nazionale Austriaca
Significativa l'esperienza
vissuta dai giovani giallo verdi, che giocavano l'ultima partita nel campo della
Fiorentina in notturna, privilegio concesso solo ai giocatori di serie A.
L'intera esperienza è stata giudicata molto positiva dallo staff tecnico, dalla dirigenza
e dagli stessi genitori: all'anno prossimo.
Miguel con Barbaro Marin (coach del Chianti), con una giocatrice del
Praga e relativa Manager
i ragazzi durante la premiazione (strano ci sono tutti)
Il 14° anno di Francesco Canu, con relativo regalo e partecipazione
femminile del Sala Baganza
La cena al barbecue tra tecnici sassaresi e arbitri, il tutto
condito con dell'ottimo chianti
La simpatia dei cadetti della Yellow team nei
confronti delle squadre partecipanti (maschili e femminili), ha portato alla stretta di
nuovi rapporti societari nonchè umani, non per niente siamo stati definiti la
"squadra più simpatica del torneo".
Purtroppo non abbiamo a disposizione delle fotografie con due simpaticissimi arbitri di
Massa Carrara che speriamo di rivedere al più presto, Stefano Benedetti (a cui auguriamo
una veloce laurea), e Anna che ringraziamo della simpatia, dell'amicizia e
........................ perchè no: dell'arbitraggio.
Al rientro, stanchi distrutti e macilenti l'armata brancaleone, per un ritardo sul volo
per Fiumicino, veniva costretta a transitare a Malpensa per bivaccarci ben cinque ore:
evviva i trasporti italiani.